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sabato 13 dicembre 2008

Inquinamento Industriale


Campagna di informazione di GREENPEACE

Nella prima metà del secolo scorso la produzione mondiale di beni e servizi è aumentata in modo sproporzionato e ciò ha determinato un'eccessiva pressione sui sistemi naturali e sulle risorse della Terra. Nonostante gli ultimi decenni del XX secolo siano stati caratterizzati dall'accelerata innovazione tecnologica e dal miglioramento degli impianti industriali, le attività produttive continuano ancora a causare un notevole impatto nelle diverse matrici ambientali (aria, acqua e suolo) per le emissioni atmosferiche, quelle idriche e per la produzione di rifiuti tossici.

La pressione industriale sull'ambiente si manifesta durante tutto il ciclo di vita di un prodotto: dal reperimento delle materie prime al processo produttivo a cui seguono la distribuzione, la vendita ed infine lo smaltimento finale dei rifiuti. Per i diversi settori produttivi, oltre al consumo di risorse intese come materie prime prelevate, bisogna tener presente il consumo di energia e d'acqua di processo e di raffreddamento, nonché tenere in considerazione la quantità di rifiuti industriali che rimangono a valle di ogni ciclo produttivo.

Fra il 1997 e il 2002, in Italia ed in molti altri Stati membri dell'Unione europea è stato registrato un forte aumento della produzione dei rifiuti derivanti dalle attività economiche, fra cui l'industria manifatturiera, quella mineraria, il settore edile (costruzione e demolizione) e l'agricoltura. In linea generale, le attività di tipo industriale sono responsabili di circa il 75% dei rifiuti prodotti, mentre il restante 25% deriva dalle attività di origine domestica. Secondo fonti ufficiali [ Rapporto Rifiuti 2004, APAT, ONR ], nel 2002 in Italia sono stati prodotti circa 92,1 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, di cui 49,3 milioni di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, 4,9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, 37,3 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione e circa 401 mila tonnellate di rifiuti non determinati (per i quali non è stato possibile stabilire la categoria di attività produttiva (NACE) o il Codice dell'Elenco Europeo di appartenenza).

Il ruolo dell'industria viene riconosciuto all'interno delle Agende 21, i piani di azione ambientale del XXI secolo che hanno come obiettivo lo sviluppo sostenibile", inteso come sviluppo organico di un sistema complesso in cui interagiscono diversi aspetti: quello sociale, economico ed ambientale. Le Agende 21 affermano principi di cambiamento nelle tecnologie di produzione e nei prodotti finiti, quali: strategie di prevenzione, processi produttivi più efficienti, tecnologie più pulite nel ciclo di vita di un prodotto, riduzione degli impatti sull'ambiente e dell'uso di risorse non rinnovabili ecc. Principi che nella maggior parte dei casi non vengono ancora implementati dalle industrie a parte casi eccezionali di impegni concreti e talora volontari da parte di alcuni operatori del settore, volti all'identificazione di processi produttivi "puliti" e di materiali alternativi e più ecologici. L'esposizione umana agli inquinanti chimici prodotti da un'industria può essere distinta in due tipologie:

  • Occupazionale [ vedi tabella seguente ], riferita all'impatto che una sostanza (elemento o composto) può avere sui lavoratori impiegati in un processo produttivo. Secondo l'Eurostat 2004 (Statistics in focus - Population and social conditions, 15/2004), sono stati riscontrati dalle autorità nazionali di 12 Stati membri della UE oltre 30.000 nuovi casi di malattie professionali nel 2001. Se questo dato fosse estrapolato per 15 Stati dell'Unione il numero dei casi potrebbe essere stimato in oltre 50.000. Dalla estrapolazione dei dati risulta che il 18-30% delle patologie professionali può essere correlata alla esposizione chimica.
  • Non occupazionale (accidentale o ambientale), riferita alla popolazione generale che può essere esposta per un evento fortuito, non prevedibile (esplosioni, incendi ecc.) o per l'esposizione ambientale dovuta alla continua emissione di composti inquinanti in aria, nel suolo e nelle acque che entrano inevitabilmente nella catena alimentare fino a giungere all'uomo. Tra la popolazione residente in zone limitrofe ad aree industriali esistono delle fasce più vulnerabili e quindi a maggior rischio di salute quali i bambini e gli anziani.

Tab. Esposizione occupazionale

Agenti pericolosiRischio cancro perOccupazione
Raggi XMidollo osseoPersonale impiegato in ambito medico ed industriale
UranioMidollo osseo, pelle, polmoniIndustrie chimiche e farmaceutiche
Radiazioni ultraviolettePelleLavoratori all'aperto
Idrocarburi policicliciPolmoni, pelle, fegato, vescica urinariaLavoratori di impianti di petrolio e di gas
Cloruro di vinileFegato, cervelloIndustrie della plastica
ArsenicoPelle, polmoni, fegatoMiniere, fonderie, raffinerie di petrolio
CadmioPolmoni, reni, prostataFonderie, impianti di produzione di batterie
Composti del nichelPolmoni, cavità nasaliFonderie, lavoratori su linee di processo
AmiantoPolmoniMiniere, lavoratori nelle opere di demolizione e fresatori
Particelle di legno e cuoioCavità nasaliLavoratori impiegati nell'industria del legno e delle scarpe

da "Hazardous chemicals in human and environmental health"Organizzazione Mondiale della Sanità

Peacelink ha elaborato una mappa dell'Italia inquinata con le zone dove si concentrano le emissioni di Diossina, Mercurio, IPA, Benzene, Arsenico e Piombo.

Articolo su Repubblica " L'Italia è minacciata da 500 SANTEBARBERE "

Articolo su Sbilanciamoci " Chi inquina non paga. L'Italia contromano "


Grecia la rivolta continua

Ciao a tutti/e, le tensioni in Grecia non si allentano nonostante sia passata una settimana dall'uccisione di Alexis Gricopoulos, anzi l'intenzione sembra sia quella di continuare con proteste e occupazioni anche se queste prevedono scontri.
Scontri che sono continuati sino a oggi, più o meno violenti dell'inizio non importa il fatto è che continuano facendo pressione sul governo e facendo "proseliti" anche all'estero; in effetti si sono tenute manifestazioni di solidarietà in molte città europee come Parigi, Berlino, Roma, Milano, Bologna etc..

Fiaccolata di fronte al parlamento Greco


Inserisco un comunicato preso da Indymedia:

Atene,13.12.08

L'assemblea presso il Politecnico occupato si è conclusa intorno alle 18.
Si è parlato degli obiettivi da colpire, dei simboli della crisi e dell'autorità greca, ma anche dei dispositivi di controllo e di segregazione come i Cpt.
Si è deciso per un doppio esproprio proletario; il primo per reperire la strumentazione per l'appuntamento di questa sera in Exarchia, il secondo per il reperimento di cibo che è stato distribuito all'intero quartiere.

Sempre questo pomeriggio, in piazza Syntagma, 200 manifestanti vestiti di bianco hanno ricordato Alexis ribadendo, a pochi metri dal parlamento completamente blindato da uomini e mezzi in assetto antisommossa, che la Grecia "non ha un primo ministro e un governo".

L'appuntamento è fissato per questa sera alle 21 nella piazza dove è stato ucciso Alexis.
Che ne dicano stampa e politica, la rivolta in Grecia non si placa.

Alcuni giovani hanno lanciato bottiglie incendiarie contro un posto di polizia nei pressi del quartiere di Exarchia ad Atene.
Si tratta del quartiere in cui e' stato ucciso dalla polizia il quindicenne Alexis Grigoriopoulos, il 6 dicembre scorso, episodio che ha scatenato le proteste degli studenti in tutto il paese.

Ad Exarchia sono scoppiati scontri,questa sera (13 dicembre) tra un centinaio di giovani a volto coperto e forze dell'ordine.
La polizia ha fatto uso dei lacrimogeni per disperdere la folla.

venerdì 12 dicembre 2008

Le Diossine


Nuovo allarme per la carne alla diossina ora proveniente dall'Irlanda. Sorpresi o assuefatti da notizie del genere su ciò che ci fanno ingurgitare???
Iniziamo col dire che la Diossina è la sostanza chimica con il più contenuto tossico per l'uomo e per gli animali, viene classificata come sicuramente cancerogena.
Le Diossine si accumulano nel grasso inquanto più solubili che in acqua, questa caratteristica di accumulazione in tessuti viventi la rende dannosa anche a livelli minimi con un esposizione prolungata.
la maggior quantità di questa sotanza chimica l'uomo la acquisisce dal cibo, in particolare dal grasso della carne, dal pesce e dai latticini; il resto lo assimiliamo per via aerea. Il tempo di dimezzamento della sostanza nel nostro corpo varia da 5,8 a 11,3 anni(Olson 1994) soprattutto in funzione di livello metabolico e percentuale di massa grassa.
Le Diossine vengono generate come sottoprodotti in numerosi processi di produzione; sia dove è presente una combustione ad esempio industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, del vetro e della ceramica, nel fumo della sigaretta, nella combustione di legna e carbone, nella combustione di qualsiasitipo di rifiuto; sia dove essa non serve come per il processo della sbiancatura della carta e dei tessuti fatta con il cloro e nella produzione di clorofenoli(diserbanti).
Come si potrebbe pensare le maggiori emissioni di diossine non è nell'aria ma nel terreno, questo grazie ai pesticidi sia in fase di produzione che in fase d'uso, dagli incendi, dallo smaltimento di rifiuti illegale. Da non dimenticare l'immissione nelle acque diretta( industrie,scarichi, etc..), che indiretta(basta una discarica vicino a un fiume e il gioco è fatto).
I maggiori effetti delle diossine sugli esseri viventi possono essere:
1) elevata sensibilità degli embrioni e dei feti di pesci, uccelli, mammiferi e uomo agli effetti tossici delle diossine. Per quanto riguarda l'uomo, gli effetti sullo sviluppo, osservati dopo un'esposizione accidentale elevata, comprendono: mortalità prenatale, riduzione della crescita, disfunzione di organi quali il sistema nervoso centrale (ad esempio, danni allo sviluppo intellettivo), alterazioni funzionali, ivi inclusi effetti sul sistema riproduttivo maschile. 2) alterazioni cellulari del sistema immunitario, variazioni nei livelli di testosterone (ormone sessuale maschile), nonché variazioni nella produzione di altri ormoni ed enzimi, possono verificarsi nell'uomo già a livelli (carichi corporei) di diossine attualmente riscontrati nella popolazione generale dei paesi industrializzati, o a concentrazini molto vicine a questi.

Per soggetti la cui esposizione alla diossina è più elevata della media (dovuta, per esempio, ad una dieta prevalente a base di pesce o mammiferi marini), i rischi di effetti negativi quali la possibilità di riduzione del numero di spermatozoi, danni al sistema immunitario ed endometriosi, sono più elevati.

3) Gli effetti biologici delle diossine sembrano dipendere più dalla loro presenza in particolari organi e/o stadi vitali piuttosto che dall'entità quantitativa dell'esposizione. Studi di laboratorio hanno dimostrato che l'esposizione a dosi bassissime di diossina durante un periodo critico brevissimo nel corso della gestazione è sufficiente ad influire negativamente sulla salute del feto. 4) Nei paesi industrializzati, i livelli di diossina presenti nel latte umano fanno spesso sì che i lattanti assumano quantità di diossina di gran lunga superiori alla TDI proposta dall'OMS. Questo fenomeno è ancor più preoccupante se si considera che le stime dei rischi alla salute dovuti alle diossine non tengono conto di altre sostanze chimiche, quali i bifenili policlorurati (PCB), alle quali siamo esposti. La presenza contemporanea di questi composti in un organismo può indurre effetti cumulativi o addirittura sinergici rispetto a quelli indotti dai singoli inquinanti.
5) La diossina è cancerogena per l'uomo e per gli animali.








Questo e ancora di più lo potrete trovare su:
Greenpeace.it
Molecularlab.it
Noinceneritori.org
Wikipedia
Guardieperlambiente.it
Emissionizero.it
etc..etc...etc...etc....


Ecco alcune contaminazioni ambientali(spargimento su un territorio) da diossina:
Germania 1953 negli impianti della BASF
Vietnam 1961-1975 nell'uso di un defoliante che produce diossine
Seveso nel 1976 grandi quantità di diossine vennero rilasciate nell'aria in seguito ad un incidente agli impianti dell'ICMESA.
Stati Uniti Love Canal bacino idrico inquinato da diossine provenienti da uno stoccaggio di rifiuti chimici usato fino al 1953, nel 1978 950 famiglie furono evacuate ma gli abitanti interessati erano 77000.
Italia- ILVA di Taranto industria che sta uccidendo dentro e fuori.

Ecco alcune contaminazioni delle derrate:
Belgio 1999 polli alla diossina.
Germania produzione di mangimi animali contaminati 2003.
Olanda, Belgio, Germania polli e suini 2006.
Italia Campania 2007 la bufala.
Irlanda 2008 suini.

Link Repubblica.it (foto sugli effetti della diossina sui bambini in Vietnam)

Video sul disastro di Seveso(IT)


Video Le Iene inchiesta sulla diossina proveniente dall'ILVA


Video inchiesta " I dati truccati sulla diossina "

Manifestazione Bologna 13/12


Per maggiori informazioni http://assembleantifascistabologna.noblogs.org/post/2008/12/06/13dicembre-corteo

mercoledì 10 dicembre 2008

Dittatura dei Colonnelli


Come si sviluppa il movimento in Grecia?
Con il golpe militare e l'entrata ad Atene dei carri armati il 20 aprile 1967 la Grecia si trasformò in una dittatura militare sostenuta dagli stati Uniti.
Durante il periodo in cui rimase al potere, la giunta militare soppresse le normali libertà civili. I partiti politici vennero sciolti e vennero istituiti tribunali militari speciali. Molte migliaia di supposti comunisti e di oppositori politici vennero imprigionati o esiliati in remote isole dell'arcipelago greco. La tortura fu una pratica usata comunemente dalla polizia ordinaria e da quella militare, questo lo si venne a sapere grazie ad Amnesty International che inviò segretamente dei suoi osservatori, uno dei quali nel 1969 fece anche il conteggio di coloro che subirono le torture allincirca duemila persone.
I militari sono al comando, il referendum farsa svoltosi nel settembre del 1968 approva la nuova Costituzione. Per i colonnelli al potere questo significa che "l'ordine regna in Grecia" e che molti degli oppositori possono essere scarcerati, anche se il portavoce dei colonnelli si rammarica che alcuni leader dell'opposizione debbano comunque restare agli arresti domiciliari perché continuano la loro attività "antinazionale". Solo l'anziano e malato Giorgio Papandreu viene rilasciato. Il primo novembre l'anziano leader muore. Due giorni dopo il corteo del suo funerale, aperto dal massimo rappresentante della chiesa ortodossa di Atene, si trasforma in una manifestazione contro la giunta dei colonnelli.
L'opposizione al regime si sviluppò subito, già all'inizio del 1968 molti gruppi si vengono formando chiedendo il ritorno della democrazia; il Movimento di Liberazione Panellenico(PAK), Difesa democratica, L'Unione Socialista Democratica erano alcuni dei gruppi formati per l'opposizione i quali prendevano origine da tutto lo scenario della sinistra greca.
Una delle prime azioni fu il tentativo di uccisione di Papadopulos il 13 agosto 1968, il piano che prevedeva l'esplosione di una bomba al passaggio della limousin di Papadopoulos fallì e l'attentatore, Alekos Panagulis, fu arrestato torturato e condannato a morte; tale condanna non venne mai eseguita perchè i colonnelli avevano il timore delle reazioni sia interne che internazionali.
Il 28 marzo 1969 il Premio Nobel per la letteratura del 1963 Giorgos Seferis prese posizione contro la dittatura dichiarando che " Questa anomalia deve finire ". Egli non visse abbastanza per vedere la caduta della giunta e il suo funerale il 20 settembre 1972 si trasformò in una manifestazione contro il governo militare.
Le proteste si estesero anche al di fuori della Grecia grazie al fatto che la Giunta aveva esiliato moltissimi oppositori i quali organizzarono proteste in altre città europee e aiutarono a nascondere i rifugiati greci.IL 19 settembre 1970 uno studente, Kostas Georgakis, si diede fuoco in piazza Matteotti a Genova per protestare contro la dittatura; questo gesto fece molto scalpore perchè metteva alla luce la profondità della resistenza contro la Giunta.
Nel 1973 con l'obbiettivo di risolvere la questione pubblica e contrastare il dissenso, Papadopoulos abolì la monarchia varando una nuova Costituazione. Il referendum per l'approvazione, grazie a brogli e pressioni, ebbe un risultato quasi unanime; dopo il referendum Papadopoulos assunse la carica di presidente della repubblica.
Il 14 novembre 1973 i ragazzi del politecnico di Atene si barricano al suo interno per protestare contro il regime, riescono a mettere in funzione una stazione radio che trasmetteva nell'area di Atene. Migliaia di lavoratori e di giovani si unirono alla protesta sia dentro che fuori l'università.
il 17 novembre l'esercito con l'uso di un carro armato abbatte il cancello dell'università dando il via a durissimi scontri durante i quali 24 civili vennero uccisi.
Per una settimana Atene diviene un campo di battaglia, e la sanguinosa fine della rivolta coincide con la caduta della giunta. I militari, come ultima carta, allontanano i protagonisti del colpo di stato del 1967, pensando così di restare al potere. Dichiarano di abolire la censura e consentire un graduale ritorno alla legalità dei partiti democratici, fatta eccezione per il Partito comunista.
Una sorta di democrazia limitata in cui l'esercito dovrebbe svolgere il doppio ruolo di garante e fonte di legittimazione del potere esecutivo. Un progetto che trova un potente alleato negli Stati Uniti, ma non nell'Europa. La spunterà l'Europa e il regime dei colonnelli si concluderà con l'arresto di gran parte dei vertici militari.


Ringrazio BloggerGramsci
Wikipedia
Dittatori.it




Video la dittatura dei colonnelli dal TG1 dell'epoca


Video Alekos Panagulis (attentò alla vita di Papadopoulos nel 1968)

Grecia Aggiornamento situazione scontri


Siamo ormai al quarto giorno di proteste e scontri in Grecia, particolare attenzione per le manifestazioni di oggi, indette prima dell'omicidio, contro il governo ed ora anche contro la violenza delle forze dell'ordine.
Nel giorno 8/12 gli scontri con la polizia hanno coinvolto tutta la Grecia da Patrasso a Kavala, fino a Creta e Corfù. A Salonicco, in particolare, centinaia di studenti hanno attaccato negozi e un commissariato di polizia. Manifestazioni anche di fronte all’ambasciata di Grecia a Londra, con tre arresti.
Nel giorno 9/12 si sono svolti i funerali del ragazzo ucciso Alexis Grigoropulos, inizialmente molta tensione ma nessun contatto ma poi sono iniziati gli scontri che sono andati avanti per tutta la notte.
Le forze dell’ordine restano al centro delle polemiche. Amnesty International accusa la polizia greca di ricorrere in maniera sproporzionata e illegale alla forza. Intanto aumenta il numero delle persone arrestate: ormai più di 200 dall’inizio dei disordini. Dopo la breve parentesi di calma durata solo il tempo dei funerali del quindicenne ucciso sabato, le proteste sono ricominciate, nella capitale, a Salonicco, Patrasso e in altre città della penisola ellenica.
Nel frattempo, il governo in difficoltà non sa che pesci prendere. Incalzato dalla sinistra, a partire dai socialisti del Pasok, che ne chiedono le dimissioni, per tutta la giornata di ieri Karamanlis ha tentato di ottenere il via libera da tutte le forze per la linea dura nei confronti dei manifestanti. Unica condizione per riuscire a uscire dall'empasse. «Faremo giustizia, ma isolate i violenti» ha detto il primo ministro, che ieri ha visto in separata sede il Presidente della repubblica Karolos Papoulias e tutti i leader dell'opposizione, compresi i comunisti. Il suo tentativo è chiaro. Il premier vuole avere il consenso di tutte le forze politiche per far applicare la mano dura. Già lunedì sera si era sparsa la voce, poi smentita dal portavoce governativo, che sarebbe stato dichiarato lo stato d'emergenza nel paese.

Insomma la situazione è particolarmente difficile anche perchè la protesta inizialmente partita dagli anarchici ora coinvolge studenti e società civile. La manifestazione di oggi 10/12 si sta svolgendo con sporadici scontri ma la sera potrebbe portare nuove azioni.
Davanti al palazzo di giustizia dove stavano portando il poliziotto che ha sparato per l'interrogatorio, alcuni ragazzi hanno inscenato una protesta con lancio di molotov contro il poliziotto stesso. Per altro oggi una prima perizia ha detto che il colpo è partito accidentalmente, mentre ieri dicevano che il proiettile è stato deviato.

ringrazio Essere Comunisti - Euronews - Sapervedere

Al prossimo aggiornamento.

domenica 7 dicembre 2008

Scontri ad Atene



Ad Atene In uno scontro tra giovani e polizia nel quartiere Exarchia, teatro di tensioni negli ultimi giorni, è rimasto ucciso un 15enne. Colpito al torace è stato trasferito d'urgenza in ospedale, dove i medici hanno invano tentato di strapparlo alla morte. Subito dopo l’uccisione del giovane, centinaia di persone, per lo più residenti del quartiere di Exarchia, si sono riversate nel centro della capitale greca e hanno dato fuoco a decine di auto. Ne è scaturita una guerriglia urbana, il cui bilancio provvisorio è di 24 agenti feriti e 6 persone arrestate. Incidenti si sono registrati anche in altre città greche tra le quali Salonicco.
«L'aria è veramente irrespirabile», ha confessato un testimone. «Sembrano scene tratte da un film di guerra». A Salonicco alcune decine di giovani hanno attaccato una zona ad accesso limitato della polizia ed hanno bloccato una strada vicino al campus universitario. Il ministro dell'Interno si è detto «profondamente rammaricato a nome del governo» per la morte del giovane ateniese ed ha invitato tutti alla moderazione. Pavlopoulos ha garantito inoltre che, dopo la dovuta inchiesta sul caso, il responsabile del decesso del giovane subirà «una punizione esemplare».
Di seguito il report di un italiana (preso da Indymedia):
"Sono italiana e vivo ad atene. qui le notizie che circolano sono un pò diverse. nessuna bottiglia incendiaria. nessuno scontro che precede i colpi a morte da parte dello sbirro.
è risaputo che exarchia è un quartiere non solo considerato "alternativo" ma per lo più politicizzato e ciò si avvalora di ragioni storiche che risalgono alla resistenza ai colonnelli, alle rivolte del politecnico (nelle immediate vicinanze del quartiere).
è vero che spesso si assistono ad episodi di guerriglia urbana e scontri con la polizia, ma è altresì vero che quest'ultima, (che dalle undici di sera in poi crea tutte le sere un cordone intorno all'intera area, bardata da guerra e senza reali motivi per farlo, poichè il quartiere è anche un posto pieno di bar e locali e frequentato davvero da gente di tutti i tipi) difficilmente "entra" nel quartiere se non a seguito di episodi particolari o con LA CHIARA INTENZIONE DI PROVOCARE. questo è uno di questi casi. un gruppo di giovanissimi ragazzi ha cominciato a gridare dietro agli sbirri ed è stata lanciata VERSO la macchina una bottiglia di birra VUOTA. il tragico epilogo è che uno di queste bestie (che tengo a sottolineare, perchè la cosa mi ha impressionata moltissimo la prima volta che li ho guardati meglio, SONO GIOVANISSIMI, in genere tra i 18-19 e i 30 anni al massimo) è uscito dalla macchina e ha sparato 3 colpi dritti al cuore di uno dei ragazzi. è morto sul colpo. ora tutto il centro di atene brucia ed è stato devastato: non riesco a trovarlo riprovevole.
non riesco a non piangere."

Foto da Indymedia Athens
Video degli scontri da ADNkronos
video degli scontri da YouTube
Video degli scontri da Repubblica.it