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martedì 4 novembre 2008

TIZIANO TERZANI



Tiziano Terzani nasce a Firenze il 14 settembre 1938, passa l'infanzia nelle atmosfere popolari del quartiere Monticelli, abitato prevalentemente dalla classe operaia, nel rione che diventa, dalla seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento, uno dei fulcri della diffusione di quegli slanci ideologici internazionalisti e socialisti. Il padre meccanico “comunista, ex partigiano” e la madre di origini contadine “cattolicissima”, di loro disse: "Mio padre era un comunista, ex partigiano, mia madre cattolicissima [...] debbo a loro forse un senso di tolleranza e questa cosa profonda [...] di vedere il bello della vita nella sua diversità e vedere la vera essenza della vita nell'armonia degli opposti". Malgrado le ristrettezze economiche, trasmettono a Tiziano la loro salda moralità e la dignità dell’umile, contribuendo a farlo crescere in un ambiente tollerante. Durante i suoi studi, portati avanti brillantemente malgrado il rischio d’interromperli per problemi economici, il giovane Terzani viene indirizzato, dai professori che gli danno la possibilità e il sostegno per proseguire, al liceo classico" Galileo" di Firenze, a questo punto ha 16 anni e per la prima volta esce fuori dall'Italia, sfruttò le sue vacanze scolastiche per andare a lavorare come lavapiatti in Svizzera, con i soldi guadagnati continua il suo viaggiare andando prima a Parigi poi in Belgio e Germania.
Diplomatosi, evitò un posto in banca grazie all' ammissione alla borsa di studio presso il Collegio medico-giuridico di Pisa che dipendeva allora dalla Scuola Normale di Pisa laureandosi in giurisprudenza nel 1961, nello stesso anno sposa la donna che rimarrà con lui per tutta la vita
Angela Staude.


Nel 1962 iniziò l'esperienza di lavoro all'Olivetti, dopo un periodo in Inghilterra di sei mesi per un master, con la mansione di venditore e successivamente occupandosi del personale estero. Questo lavoro gli darà l'opportunità,nel 1965, di dare vita ai suoi primi scritti giornalistici sull'aphartaid in Africa, inquanto l'azienda lo mandò a tenere corsi di formazione in molte parti del mondo fra cui Giappone ed appunto Africa.Tali scritti giornalistici vennero pubblicati dalla rivista "Astrolabio", diretta da Ferruccio Pari. Un’esperienza che fa maturare in lui un forte senso civico e il desiderio di cambiare vita e di scrivere dei suoi viaggi.
Nel 1969 ha l'opportunità di licenziarsi dall'Olivetti aiutato da una borsa di studi offertagli dalla Columbia University di New York per lo studio\approfondimento della lingua e della cultura cinese, colse l'occasione per investire sulla professione giornalistica attrezzandosi di conoscenze sul paese asiatico e sugli esperimenti di nuova e utopistica organizzazione sociale in esso in atto in un'epoca di grandi fermenti e fenomeni politici di ripensamento critico dell’organizzazione occidentale . Dello stesso anno, in agosto, la nascita del suo primogenito Folco.
Nel 1970, dopo alcune collaborazioni per "Astrolabio" e per "Il Giorno", diventa il corrispondente in Asia per il settimanale tedesco "Der Spiegel".
Nel 1971 nasce la seconda figlia Saskia e la famiglia Terzani inizia la sua esperienza in Asia trasferendosi a Singapore; qui Terzani ha la possibilità di seguire da vicino le fasi decisive della guerra in Vietnam, esperienza che diede origine ai suoi primi due libri, 1973 “Pelle di leopardo diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973”, Feltrinelli, Milano e 1976 “Giai Phong! La liberazione di Saigon”, Milano, Feltrinelli.
In seguito collaborò anche con i quotidiani italiani Corriere della Sera e La Repubblica, diventando uno dei più importanti giornalisti italiani a livello internazionale.
Nel 1979 si trasferisce a Pechino, dopo essere stato a Hong Kong, dove manda i propri figli alla scuola pubblica cinese. “Avevo 9 anni e mio fratello Folco ne aveva 11 quando mio padre ci iscrisse alla scuola cinese comunista. Fummo catapultati in un ambiente completamente diverso, senza conoscere una sola parola di cinese, eppure la ricordo ancora come un’esperienza bellissima” dichiara la figlia Saskia.
Terzani è stato un profondo conoscitore dell'Asia, non solo per quanto riguarda le vicende storiche e politiche, ma anche dal punto di vista filosofico e culturale. Ha vissuto a Pechino, Tokio, Singapore, Hong Kong, Bangkok e Nuova Delhi, che negli ultimi anni aveva eletto come sua seconda casa. Il suo soggiorno a Pechino si concluse quando venne arrestato e "rieducato" per un mese prima di essere espulso dalle autorità cinesi per "attività controrivoluzionarie".
La moglie Angela dice a riguardo dell'espulsione “dopo un servizio devastante apparso sullo 'Spiegel', tre puntate intitolate ‘La distruzione di Pechino’, piene di informazioni ricevute sottobanco, in cui dimostrava che il partito aveva distrutto una delle città più belle del mondo, venne sequestrato in casa e liberato solo per l'intervento diretto del presidente della Repubblica Sandro Pertini. I cinesi buttarono all'aria la nostra casa, ma la sola cosa controrivoluzionaria che trovarono fu una caricatura fatta da Folco: Tiziano vestito da imperatore, seduto in trono, e sotto la scritta, lunga vita al Partito comunista cinese”.
Al 1981 risale la pubblicazione “Holocaust in Kambodsch” nella quale Terzani l’autore racconta la propria esperienza in Cambogia, a Phnom Penh, dopo l’intervento vietnamita.
Nel 1985, esce “La porta proibita”, un reportage sul suo soggiorno in Cina edito in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Nel 1990 si trova a Tokio e continua a collaborare con numerose testate e riviste come l’Espresso e Alisei e per la radio e televisione svizzera.
Segue il crollo dell’Unione Sovietica, raccontato in “Buonanotte, Signor Lenin”, libro selezionato per il Thomas Cook Award, premio inglese per la letteratura da viaggio.
A partire dal 1994 si stabilisce in India con la famiglia. Terzani elegge come propria residenza una piccola dimora sull’Himalaya, dove si ritira di tanto in tanto per dare sfogo alle sue riflessioni. “In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l'uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa”.
Nel 1995 viene edito " Un indovino mi disse"che è la cronaca di un anno vissuto come corrispondente in Cina senza mai prendere un aereo. Questo era stato infatti il consiglio di un veggente incontrato nel Sol Levante vent'anni prima. Libro che diventa subito un best seller, colmo di quel senso di verità contenuto nella rivelazione orientale del destino alla quale neanche lui seppe opporsi: “Pensai che il miglior modo di affrontare quella ‘profezia’ fosse il modo asiatico: non mettercisi contro, ma piegarcisi”.
Nel 1997 vince il " premio Luigi Barzini all'inviato speciale ", ma è anche in quest'anno che scopre i primi sintomi del cancro.
Nel 1998 segue la pubblicazione del reportage a sfondo autobiografico "In Asia”.
Nel 2002 pubblica “Lettere contro la guerra”, sull’intervento militare in Afghanistan e sul terrorismo, rifiutato dagli editori anglosassoni.

Nel 2004 esce “Un altro giro di giostra”, nel quale Terzani descrive la propria condizione esistenziale lungo l’evoluzione della malattia e il viaggio che intraprende alla ricerca di aiuto per la guarigione, dalla moderna medicina occidentale alle medicine alternative, recandosi in paesi e civiltà lontane. Afferma Terzani: “Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso.”
Negli ultimi mesi della sua vita, con il figlio Folco realizza un’intervista molto commovente, “La fine è il mio principio”, nella quale racconta al proprio figlio il senso della vita: “Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto”.
Poco prima di scomparire si ritira nel suo rifugio a Orsigna, nell’Appennino tosco-emiliano.
Inevitabilmente, nell'estate del 2004, giunge alla stampa una nota diffusa dalla moglie Angela, che annunciava la morte di Terzani: "Il 28 luglio, nella valle di Orsigna è serenamente scomparso o, come preferiva dire lui, ha lasciato il suo corpo, Tiziano Terzani. La cerimonia di addio si terrà nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio a Firenze, venerdì 30 luglio, alle ore 17,30”.

BIBLIOGRAFIA

1973- Pelle di leopardo
1976 - La liberazione di Saigon
1981 - Holocaust in Kambodscha
1985 - La porta proibita
1992 - Buonanotte, Signor Lenin
1995 - Un indovino mi disse
1998 - In Asia
i.
2002 - Lettere contro la guerra
2003 - Un altro giro di giostra

2006 - La fine è il mio inizio
2008 - Fantasmi

Per la realizzazione di questo post ringrazio:

http://it.wikipedia.org/wiki/Tiziano_Terzani
http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Tiziano-Terzani-biografia.htm
http://www.daddo.it/tizterzani.htm

http://www.tizianoterzani.com/ (sito ufficiale)



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